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Malta: il Gran Assedio Turco Musulmano del 1565
Disponibile a Giugno 2025 su Amazon & Google Books

Quando all'alba del 18 maggio dell'anno del Signore 1565 le vele, gli alberi e i remi di duecento grandi navi da guerra turche, apparvero in lontananza all'orizzonte della piccola isola mediterranea di Malta, vestite con la bandiera rosso sangue del sultano Solimano II il Magnifico, Il mondo cristiano occidentale fu duramente scosso e costretto a vivere, ancora una volta, un altro sanguinoso capitolo di quella guerra infinita che per novecento anni aveva contrapposto noi cristiani europei ai crudeli invasori musulmani, portatori, e questo i nostri antenati medievali e rinascimentali lo sapevano bene, di una dottrina religiosa ultra-radicale, feroce e sanguinaria, molto incline al fanatismo più cieco.

Un credo estremamente pericoloso e arcaico, super nemico di ogni progresso dell'umanità e che, da qualsiasi parte lo si guardi, non è ne sarà mai compatibile a nessun livello con il pensiero filosofico, sociale e morale occidentale, né con le idee di progresso, uguaglianza, libertà e ricerca della felicità che a noi cristiani è sempre stato insegnato fin dalla culla.

L'attacco di vendetta turco-ottomano su Malta nel 1565, proprio a causa della sua estrema vicinanza alle coste della Sicilia e dell'Italia meridionale, regioni allora governate dalla corona spagnola, segnò l'improvvisa rinascita di una micidiale e terrificante minaccia di annientamento per tutta la cristianità. A quel tempo, infatti, i sanguinari pirati e corsari musulmani, sia che essi fossero turchi, marocchini, algerini, tunisini, libici ed egiziani, dominavano la pirateria navale nel Mediterraneo attaccando, uccidendo, decapitando, torturando e saccheggiando tutti i regni cristiani le cui coste avevano la sfortuna di essere bagnate da questo mare.

E ovviamente, come al solito, le loro prede preferite erano le ragazze e i ragazzi bianchi europei, in particolare quelli biondi e dai capelli rossi con gli occhi chiari, che venivano rapiti e strappati alle loro famiglie in Portogallo, Spagna, Francia e Italia, ed altri paesi europei, solo per essere stuprati da quei marinai musulmani, e venduti poi come schiavi e schiave sessuali nei mercati del Medio Oriente. Specialmente a Istanbul.

Dopo il grande assedio di Malta, tutta la cristianità decise di unirsi e reagire per combattere contro questi invasori, sia in terra che per mare, in uno sforzo unitario e corale che culminò, circa sei anni dopo, con la famosa battaglia navale di Lepanto, Grecia, del 7 ottobre 1571, dove un'immensa flotta di più di duecento galee cristiane al comando del giovane figlio dell'imperatore spagnolo Carlo V, Il principe Giovanni d'Austria, infliggerà ai turchi e ai loro alleati, i pirati moreschi di Barberia, una dura e definitiva sconfitta in grado di dissuaderli dalla loro fissa idea di conquistare e islamizzare tutta l'Europa occidentale.

Almeno fino ad oggi, perché oggi, cinquecento anni dopo i fatti di Malta, l'Islam sta di nuovo cercando di conquistarci, soggiogarci e ucciderci tutti; Ma questa volta, lo fanno con un'invasione pianificata a tavolino, infida e silenziosa, che usa le nostre stesse leggi ultra-democratiche, ultra-liberali e ultra-woke,  proprio  contro noi stessi.

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La Crociata di Pietro l'Eremita

La crociata di Pietro l'Eremita

Serie: La Storia delle Otto Crociate - Libro 1 di 4

(formato A5 - 370 pagine - disponibile in inglese, spagnolo e italiano)

In questo drammatico momento storico, in cui gran parte del mondo cristiano occidentale sta vivendo un'invasione incontrollata di milioni di fanatici musulmani che ci è stata imposta dall'alto senza consultarci, assistiamo, stupiti, alla distruzione di tutto il nostro tessuto storico, filosofico, morale e sociale poiché nessuno, oggi, si sente più sicuro di uscire di casa, soprattutto donne e bambine. Così come stiamo anche assistendo, senza dir nulla, alla distruzione del nostro magnifico patrimonio architettonico, mentre le nostre chiese e cattedrali cristiane vengono bruciate, saccheggiate e distrutte ogni giorno.

Tuttavia, questa guerra che oggi stiamo vivendo non è né nuova né inaspettata visto che, 930 anni fa, nel 1095, anche i nostri antenati cristiani d’Europa rischiarono di essere invasi e annientati dall'Islam e dovettero unirsi, tutti, per sconfiggerlo, dando vita a un movimento militare e religioso che fu epico ed eroico, e conosciuto da tutti come "le Crociate".

Questo primo libro di una serie di quattro sulle Crociate inizia proprio con il famoso "Proclama di Clermont", un'ardente arringa pubblica pronunciata da papa Urbano II a Clermont, in Francia, la notte del 27 novembre 1095, in cui il pontefice cattolico invitava tutti i cristiani d'Europa, senza distinzione, a prendere immediatamente le armi per riconquistare la città santa di Gerusalemme, e nel frattempo cercare anche di fermare l'invasione musulmana che era già in corso da tempo (e infatti, la metà della Spagna era ancora in mano araba). 

Il libro ci racconta poi della formazione, circa sei mesi dopo il proclama, del primo esercito crociato sotto il comando di un frate francese di nome Pietro l'Eremita; stiamo parlando di una "specie di pseudo-esercito" di quarantamila persone, sgangherate e sporche, per lo più umili contadini volontari e pochi nobili cavalieri che, pieni di ardore religioso e di sconsiderato entusiasmo, si unirono con le loro mogli e i loro figli in quella guerra santa dichiarata dal Papa e, a piedi, partirono tutti per Gerusalemme; a 4500 km dalla Francia.

Vedremo anche in dettaglio l'assurdo e inutile sterminio di più di 20.000 ebrei tedeschi, cechi e ungheresi, massacrati durante la lunga marcia di questo esercito verso sud, da alcune bande di cavalieri tedeschi fortemente antisemiti, fuoriusciti dalle loro file nel maggio del 1096. Successivamente, assisteremo all'angoscioso arrivo a Costantinopoli di Pietro l'Eremita con l'esercito crociato già decimato da diserzioni, fame, omicidi e malattie, e al suo incontro con il grande imperatore bizantino Alessio I.

Infine, concluderemo raccontando al lettore i dettagli dell'ultima sanguinosa battaglia combattuta da questi crociati contro i temibili soldati turchi selgiuchidi del sultano Kilish Arslan a Civetot, nell'attuale Turchia, il 21 ottobre 1096.

Il Sangue di Gerusalemme - Volume 1

Il Sangue di Gerusalemme - Vol. 1

Serie: La Storia delle Otto Crociate - Libro 2 di 4

(formato A5 - 484 pagine - disponibile in inglese, spagnolo e italiano)

Questo secondo libro della Saga Medievale sulle Crociate, intitolato Il Sangue di Gerusalemme-Vol. 1, inizia proprio da dove avevamo lasciato i protagonisti del primo libro; a Costantinopoli, la notte di Natale del 24 dicembre del 1096... Solo che questa volta accampati sotto le mura millenarie di quella grande città, fondata circa settecento anni prima dal grande imperatore romano Costantino, non ci sono i quarantamila cenciosi e mal organizzati crociati di frate Pietro l'Eremita, sconfitti e annientati a Civetot due mesi prima, in ottobre, questa volta sono arrivati in città per combattere contro i malvagi musulmani turchi, la creme de la creme degli eserciti europei.

In questa mistica notte del 24, forse la data più importante per tutta la cristianità occidentale, un imponente esercito composto da più di ottantamila soldati professionisti ben nutriti, addestrati ed equipaggiati con le loro rilucenti armature d'argento si prepara a celebrare la nascita di Gesù Cristo; sono arrivati qui da tutti gli angoli d'Europa, e specialmente dai vari regni, ducati, principati e contee di Francia, Italia, Germania, Belgio, Olanda e Inghilterra.

I loro comandanti, i cui nomi da questo momento in poi entreranno giustamente nei libri di storia per essere consegnati alla gloria eterna, si chiamano duca Goffredo di Buglione, conti Baldovino di Boulogne, Raimondo di Saint-Gilles, Ugo di Vermandois, Roberto di Fiandra e Roberto di Normandia, questi due, che sono cugini, saranno poi conosciuti in battaglia come i due Roberti, e il conte Stefano di Blois. 

A tutti questi si deve certamente aggiungere il nome di un uomo che, poco dopo, si sarebbe rivelato come uno dei più importanti comandanti crociati conquistando, lui da solo, tutta la città di Antiochia; stiamo parlando del principe normanno italiano Boemondo di Taranto e del suo braccio destro, il giovanissimo nipote Tancredi d'Altavilla.

Vedremo come il 1° gennaio 1097, l'intera Crociata indetta solo quattordici mesi prima da Papa Urbano II a Clermont, parta finalmente da Costantinopoli verso il suo primo obiettivo strategico, assediare e conquistare la città di Nicea, oggi in mano turca. A proposito, vedremo come, marciando verso questa città, l'esercito si imbatterà in migliaia di cadaveri decomposti appartenenti al primo gruppo di crociati cristiani ad arrivarvi due mesi prima; i crociati di Pietro l'Eremita; Ebbene, lo spettacolo che si presenta agli occhi delle truppe europee è assolutamente dantesco, con migliaia di uomini, donne e bambini selvaggiamente torturati, stuprati e sadicamente massacrati dai musulmani turchi.

Poi, vivremo l'assedio frenetico di Nicea, costellato di tradimenti degli alleati bizantini a danno dei cristiani, e infine sentiremo l'odore del sangue versato nelle battaglie di Dorilea e Tarso. Cammineremo poi verso sud in una straziante marcia di 1182 km attraverso il caldo e inospitale deserto anatólico nell'estate del 1097 con temperature al di sopra dei 50º, e dove migliaia di quegli europei moriranno scottati dal sole, sopraffatti dalla stanchezza, dalla fame e dalla sete, o dalle malattie.

E infine vedremo la creazione del primo stato latino, cristiano e cattolico del Medio Oriente, la Contea di Edessa, fondata, (o forse sarebbe molto meglio dire espropriata al precedente re, l'armeno Teodoro), il 10 marzo 1098 grazie all'abilità, all'astuzia e agli intrighi politici del giovane conte Baldovino di Boulogne.

Il Sangue di Gerusalemme - Volume 2

Il Sangue di Gerusalemme - Vol. 2

Serie: La Storie delle Otto  Crociate - Libro 3 di 4

(formato A5 - 567 pagine - disponibile in inglese, spagnolo e italiano)

In questa seconda parte de Il Sangue di Gerusalemme, le cose cominciano a farsi molto interessanti poiché tutta la narrazione contenuta in questo nuovo libro ci porterà direttamente alla tanto attesa conquista crociata di Gerusalemme, avvenuta nel pomeriggio del 15 luglio del 1099, cioè ben quattro anni dopo che papa Urbano II dichiarò aperte le crociate a Clermont, il 27 di novembre del 1095.

Tuttavia, prima di arrivare a vedere, (verso la metà del libro), le mura di Gerusalemme cedere sotto gli assalti dei crociati cattolici, dovremo prima fermarci a vedere il lunghissimo assedio di Antiochia, dal 21 ottobre 1097 al 28 giugno 1098, quando, con la necessaria complicità di Firuz,  un armeno traditore che passa dalla parte cristiana, avviene l'assalto e la battaglia che porterà i Normanni a conquistare Antiochia per mano del loro capo, l'eroico e coraggioso principe italiano Boemondo di Taranto (che secondo Anna, la figlia dell'imperatore bizantino Alessio I, oltre ad essere eroico e coraggioso, era anche molto bello). Nell'ambito di questo assedio, vedremo in dettaglio le numerose e terribili battaglie che vi furono combattute, come le battaglie di Saruç, Albara e San Simeone, così come le battaglie di Harem, del Ponte Fortificato e del Lago, fino a raggiungere l'istituzione del Principato Latino di Antiochia da parte del principe Boemondo di Taranto, alla fine di giugno 1098. 

Da qui, passeremo attraverso alcuni eventi magici e mistici davvero incredibili ma totalmente veri, come il presunto ritrovamento, in una chiesa di Antiochia, della Sacra Lancia di Gesù Cristo, la stessa arma che il centurione romano Longino avrebbe usato, secondo la Bibbia, per perforare il costato di Gesù quando il Cristo stava morendo sulla croce. Arriverá poi su Antiochia anche un devastante terremoto accompagnato dall'incredibile apparizione, nel cielo notturno, di una sinistra Aurora Boreale (un fatto davvero strano e incredibile vista la latitudine calda e meridionale in cui si trova Antiochia). Vedremo poi anche la tragica prova del fuoco a cui lo scopritore della Sacra Lancia di Cristo, il monaco mistico provenzale Pietro Bartolomeo, accetta di sottoporsi per mettere a tacere le accuse di truffa e dimostrare a tutti che quella lancia miracolosa da lui scoperta, era quella vera; (spoiler, quel giorno il buon Dio deve essere stato molto impegnato perché non è sceso sulla Terra a tirarlo fuori da quel tunnel di fuoco).

Infine, già nell'estate del 1099, durante l'assedio crociato di Gerusalemme, ci imbatteremo nel misterioso eremita del Monte degli Ulivi, un vecchissimo profeta ascetico, con il volto ornato da un'enorme e lunghissima barba bianca, che viveva appartato in una grotta in cima alla montagna, e che si diceva avesse 900 anni come il profeta Matusalemme. E come se non bastasse, secondo gli abitanti del villaggio, il nonnetto millenario era in grado di lanciare maledizioni e fare profezie che si avveravano sempre...

E infine, assisteremo alla conquista crociata della Città Santa, ottenuta attraverso un allucinante e spaventoso massacro della sua popolazione civile, dal momento che anche lo storico francese Raimondo di Aguilers, testimone oculare diretto degli eventi, afferma che dopo il combattimento c'erano così tanti cadaveri in cittá che fu necessario bruciarli tutti su pire funerarie alte come montagne. 

Subito dopo, assisteremo alla creazione del Regno Latino di Gerusalemme da parte del duca Goffredo di Buglione, eletto dal Consiglio di Guerra come primo re della città, il 15 luglio 1099, con l'unica feroce opposizione dell'ambiziosissimo e molto invidioso conte Raimondo di Saint Gilles che, giá da molto tempo, sognava di essere colui che avrebbe finalmente portato quella corona di re. Forse è anche per questo che Goffredo, una volta eletto, non volle mai essere chiamato re, ma soltanto "Avvocato Difensore del Santo Sepolcro di Cristo".

L'Alba dei Cavalieri Templari

L'Alba dei Cavalieri Templari

Serie: La Storie delle Otto Crociate - Libro 4 di 4

(formato A5 - 480 pagine - disponibile in inglese, spagnolo e italiano)

Nella primavera del 1104, il futuro fondatore dell'Ordine dei Cavalieri Templari, Ugo di Payns, all'età di 30 anni, giunse per la prima volta nel porto mediterraneo di Giaffa, nell'attuale Israele, in compagnia del suo inseparabile cugino il conte Ugo I di Champagne.

I due Ughi sono venuti insieme in Terra Santa per adempiere al sacro dovere del pellegrinaggio alla città di Gerusalemme, la città dove mille anni prima Gesù Cristo aveva vissuto, operato i suoi miracoli (e assassinato), il cui corpo giaceva sepolto proprio lì, nella cripta della Chiesa del Santo Sepolcro. È facile immaginare l'immensa carica emotiva che un viaggio così mistico e pieno di estrema religiosità deve aver avuto per i nostri antenati medievali; perché, al loro arrivo, quei pellegrini si sarebbero trovati faccia a faccia con la bara di Cristo stesso.

Tuttavia, partire dalla relativa sicurezza offerta dal loro feudo in Champagne, e in tutta l'Europa in generale, per raggiungere un Medio Oriente afflitto allora (come oggi) da bande di saccheggiatori, rapitori, stupratori e assassini musulmani, comportava pericoli immensi e un'altissima probabilità di essere ammazzati sulla strada polverosa che dal porto portava alla città. 

Fu proprio questo il motivo che spinse Ugo di Payns e altri nove cavalieri, tutti francesi come lui, a creare l'Ordine Religioso e Militare dei Cavalieri Templari, il cui compito iniziale era quello di scortare e proteggere i pellegrini europei che arrivavano in Terra Santa, per poi diventare un'efficace macchina da guerra di monaci soldati al servizio della cristianità. Ma tutto questo sarebbe accaduto un po' più tardi...

Per ora torneremo con gli occhi puntati sul vivace porto di Jaffa, che ora si chiama Tel-Aviv; perché lì, in piedi nelle paludi, accompagnato da tutto il suo seguito, sta aspettando di ricevere loro un altro dei suoi cugini, una nostra vecchia conoscenza, l'astuto conte Baldovino I di Boulogne, che ora è il nuovo e fiammeggiante re di Gerusalemme. Risulta che quattro anni prima, nel 1100, Baldovino era stato incoronato nuovo re di Gerusalemme succedendo al fratello Goffredo di Buglione, morto in circostanze poco chiare insieme all'amico Guarnerio de Grez, probabilmente avvelenati dagli assassini della temibile setta sciita degli Hashshashin, gli Assassini.

Esamineremo quindi tutta la storia dell'elezione del duca di Lorena Goffredo di Buglione come primo re di Gerusalemme e la creazione da parte sua del Regno latino di Gerusalemme. Infatti, in mezzo all'immenso caos che seguì la battaglia per la conquista della città, Goffredo fu eletto Re dal Consiglio di Guerra Crociato, il 15 di luglio del 1099, con l'unica feroce opposizione dell'ambiziosissimo e invidiosissimo Conte di Tolosa, Raimondo di Saint Gilles, che, da molto tempo, sognava di essere colui che avrebbe cinto quella corona. Tuttavia, Goffredo, uomo molto religioso, una volta eletto, non volle mai essere chiamato re, ma solo Avvocato Difensore del Santo Sepolcro di Cristo; poiché il duca affermava che lui "non avrebbe mai potuto portare una corona d'oro nello stesso luogo in cui Gesù Cristo ne aveva indossato una di spine..."

Assisteremo anche all'elezione, un po' frettolosa e irregolare, del religioso francese Arnolfo Malecorne di Choques come primo Patriarca cattolico di Gerusalemme, (cioè Vescovo), ma che sarà presto sostituito dall'ultra-corrotto, ambizioso, ladro e donnaiolo vescovo italiano Dagoberto di Pisa, come nuovo Patriarca. 

Torneremo poi in pieno sul campo di battaglia nella terribile Battaglia della Spiaggia di Ashkelon dove i cristiani, in inferiorità numerica di 1 a 10, sconfissero anche i musulmani del Gran Visir al-Afdal Shahanshah, e finiremo con le Battaglie di Montgisard e della Fontana di Cresson, e, soprattutto, con la famosa Battaglia dei Corni di Hattin dove il sultano Saladino in persona decapitará il malvagio conte Rinaldo di Châtillon davanti allo sguardo attonito e inorridito del suo re, Guido di Lusignano, anch'egli fatto prigioniero dal musulmano dopo quel feroce combattimento.

Il Libro della Musa Clio

Il Libro della Musa Clio

Serie: Erodoto; Storie Reloaded 2.0 - Libro 1 di 9

(Formato A5 - 451 Pagine - Disponibile in Inglese, Spagnolo e Italiano)

Questo libro, il primo di una serie dedicata all'aggiornamento e modernizzazione dei celebri "Nove libri della Storia", scritti dal grande maestro greco Erodoto di Alicarnasso nel V secolo a.C., spazia dal sequestro delle principesse Io di Argo, Europa di Tiro e Medea di Georgia, fino alla fuga d'amore, (all'epoca spacciata per un rapimento), della bellissima ma infedele regina Elena di Sparta con il giovane principe troiano Paride; un fatto che, come tutti sappiamo, causerà lo scoppio della terribile guerra di Troia e la distruzione da parte dei Greci di Agamennone, Achille, Ulisse, Patroclo e Menelao di quella gran città.

Passeremo poi attraverso la bizzarra conquista del trono e del potere nel regno di Lidia messa in atto da un umile soldato semplice di nome Gige, il quale, con la complicità della sua perversa amante, la regina Nissia, pugnalerà a morte nel letto al legittimo re Candaule, (un depravato sessuale dell'antichità che amava mostrare la propria moglie nuda ad altri uomini). Vedremo inoltre come il nuovo re Gige, un giovane spietato ed astuto, riuscirà a mantenere e consolidare l'intero regno prendendosi addirittura in sposa la bella moglie del defunto; proprio la stessa donna che lo aveva aiutato a tradire ed ammazzare il vecchio re.

Vedremo poi la vittoria del re persiano Ciro il Grande sul ricchissimo, capriccioso e multimiliardario Re Creso di Lidia. Scopriremo anche come questo stesso re Ciro - il cui nonno materno, il re Astiage di Media tentò di far uccidere quando questi era appena nato, e che si diceva fosse poi stato salvato, allattato e allevato da una lupa come i fondatori di Roma, Romolo e Remo - salirà al potere in Persia, riuscendo a sconfiggere in battaglia proprio colui che aveva tentato assassinarlo, suo nonno, conquistando così anche l'intero regno di Media. 

Assisteremo anche a come il nostro Ciro conquisterà la mitica città di Babilonia e tutta l'Assiria, (restituendo, nell'anno 539 a.C., la libertà agli ebrei d'Israele che erano stati tenuti prigionieri per sessant'anni a Babilonia). E infine vedremo anche come, non contento di aver già creato un impero immenso, Ciro cercherà di assoggettare il selvaggio popolo dei Massageti del Mar Caspio, un tentativo quest'ultimo che costerà la vita al re persiano, il quale, sconfitto e decapitato senza pietà dalla regina Tomiris, si ritroverà con la testa mozzata immersa in un otre pieno del suo sangue.

Il Libro della Musa Euterpe

Il Libro della Musa Euterpe

Serie: Herodoto; Storie Reloaded 2.0 - Libro 2 di 9 

(Formato A5 - 364 Pagine - disponibile in Inglese, Spagnolo e Italiano)

Se vi siete mai chiesti da dove provenga la stragrande maggioranza di storie antiche che ci parlano di eroi mitici e cruente battaglie, re e regine, terribili dei e faraoni spietati, così come anche di umili schiavi diventati imperatori, donne belle ma infide, streghe e fattucchiere che mille volte avrete letto sui libri o visto sul grande schermo, beh, la risposta è che provengono tutte o quasi tutte dal calamaio del grande storico greco Erodoto di Alicarnasso e i suoi famosi "Nove Libri della Storia" scritti duemilacinquecento anni fa, nel V secolo a.C.

Una serie di nove libri unici e affascinanti che, da allora in poi, hanno accompagnato e guidato la formazione dei nostri padri, nonni bisnonni e trisavoli, portando su di se quasi tutto il peso del pilastro della cultura occidentale; la nostra!!! Una serie che ora io mi onoro di ripresentarvi integra, in italiano, in un'edizione moderna e romanzata, ma che è allo stesso tempo anche simpaticamente bad spoken, dato che i miei personaggi parlano, litigano, fanno l'amore e smadonnano esattamente come facciamo noi oggi, ed è pure sfacciatamente piccante e maliziosa, totalmente anti woke, politicamente scorretta e molto ma molto divertente.

Film moderni come: gli Dei d'Egitto o La Mummia - Troy con Brad Pitt nel ruolo del divino Achille - Odissea che racconta le avventure di Ulisse - i cartoni Disney Hercules, Giuseppe Re dei Sogni e Aladino - così come Prince of Persia: Le sabbie del tempo - o il mitico 300 con Gerard Butler interpretando il re spartano Leonida nella battaglia delle Termopili, sono solo alcuni esempi di ciò che il grande storico di Alicarnasso ci ha lasciato scritto di suo pugno, o è servito da ispirazione per altri autori venuti dopo di lui per creare le loro opere; incluso, e come no, l'umile autore italiano che ora vi sta scrivendo questa breve presentazione.

In questo secondo libro della serie Erodoto; Storie Reloaded 2.0, esploreremo e conosceremo a fondo l'Egitto dei Faraoni visto con gli occhi curiosi del nostro mitico viaggiatore-avventuriero greco Erodoto di Alicarnasso, così come lo vide e lo visse lui 2500 anni fa. Sarà un viaggio affascinante per il lettore, ricco di aneddoti e curiosità in cui scoprirà i segreti di una civiltà che, essendo venuta prima di tutte le altre, ci ha lasciato tutto o quasi tutto ciò che oggi conosciamo...

E in mezzo a tutto questo, nei miei sei libri troverete anche amore e tenerezza, incredibili tradimenti, piccante erotismo, amicizia, terribili inganni e selvagge battaglie che van di pari passo con astute alleanze, sette sataniche e rituali di magia nera, così come crudeli e spietati omicidi e molto, molto altro ancora. 

L'epoca delle Crociate e dell'Antica Grecia come non vi era mai stata mai raccontata prima. Vai subito su Amazon o Google Play Books e scarica una mostra gratuita e, se ti piace, scrivi un WhatsApp`direttamente all'autore al numero +34 600 584045, e riceverai una copia in PDF, completa e gratuita, del libro che più preferisci tra i sei titoli da me pubblicati.

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